• RIFLESSO ROSSO

    l test del riflesso rosso è una parte fondamentale dell’esame medico del neonato, dell’infante e del bambino in quanto consente di individuare precocemente le patologie o i deficit visivi (come cataratta, distacco di retina, glaucoma, retinoblastoma);
    Il test del riflesso rosso si esegue dopo aver tenuto il piccolo paziente in ambiente di penombra per circa 15 minuti e previa dilatazione pupillare in entrambi gli occhi. Come fonte luminosa si si utilizza l’oftalmoscopio diretto. Il medico avvicina l’occhio all’oftalmoscopio e osserva i campi pupillari del neonato. Quando il riflesso rosso è equivalente in colore, intensità e trasparenza il test viene definito NORMALE Quando uno o entrambi i riflessi risultano di colore bianco il medico riscontra LEUCOCORIA; tale condizione è la manifestazione di un’anomalia a carico della lente, del corpo vitreo o del fondo oculare. È pertanto fondamentale effettuare una visita oculistica pediatrica specialistica.

  • PRESBIOPIA

    La presbiopia NON è una malattia ma un evento fisiologico che consiste nella difficoltà progressiva di messa a fuoco per vicino.

    È  dovuta a una perdita della capacità accomodativa naturale dell’occhio, vale a dire la flessibilità del cristallino che modifica la sua forma per mettere a fuoco gli oggetti più vicini e più lontani. 

    Questo avviene per un progressivo indurimento della parte centrale del cristallino (nucleo), che perde acqua con l’avanzare dell’età e quindi la capacità di accomodamento. In questo modo l’occhio non riesce più a mettere a fuoco le immagini vicine che appaiono sfocate.

    L’età è il fattore di rischio più importante per la presbiopia. Generalmente la presbiopia si manifesta dopo i 45 anni e tende ad aggravarsi progressivamente con l’età.

    Se la presbiopia si manifesta prima dei 40 anni, potrebbero  esserci altre patologie associate come diabete, sclerosi multipla, malattie cardiovascolari, oppure l’uso di farmaci come diuretici, antistaminici, antidepressivi.

    Anche un trauma, la mancata correzione di un altro difetto della vista che ha portato il cristallino a fare un lavoro di compensazione, il fumo e l’esposizione a radiazioni possono provocare l’insorgenza di presbiopia.

     

    SINTOMI

    • difficoltà nella visione per vicino
    • Nei miopi si può manifestare un’apparente miglioramento della loro difficoltà a vedere da lontano
    • cefalea, affaticamento, bruciore

    TRATTAMENTI

  • MACULOPATIE: Vabysmo (Faricimab)

    VABYSMO è un trattamento approvato dalla FDA e della EMA, utilizzato in caso di degenerazione maculare legata all’età essudativa e di edema maculare diabetico, progettato per bloccare sia il VEGF che l’Ang-2 nell’AMD umida e nel DME.

    Viene iniettato direttamente nell’occhio.

     

    Al momento attuale non è rimborsabile dall’ Asl.

    ATTENZIONE

    Le iniezioni come quella per VABYSMO possono causare:

    • infezione oculare (endoftalmite)
    • distacco di retina
    • aumento temporaneo della pressione oculare 

    Sebbene non comuni, i pazienti sottoposti a iniezione di VABYSMO hanno avuto problemi gravi, talvolta fatali, correlati a coaguli di sangue, come infarti o ictus (eventi tromboembolici). Tali eventi sono molto rari.

     

     

     

    BIBLIOGRAFIA

    [1] Bright Focus Foundation. Age-Related Macular Degeneration: Facts & Figures. [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://www.brightfocus.org/macular/article/age-related-macular-facts-figures.

    [2] Connolly E, et al. Prevalence of age-related macular degeneration associated genetic risk factors and 4-year progression data in the Irish population. Br J Ophthalmol. 2018;102:1691–5.

    [3] Yau JWY, et al. Global prevalence and major risk factors of diabetic retinopathy. Diabetes Care. 2012;35:556-64.

    [4] Heier JS, et al. The Angiopoietin/Tie pathway in retinal vascular diseases: a review. Retina-J Ret Vit Dis. 2021;41:1-19.

    [5] EMA. Highlights of prescribing information, Vabysmo. 2022.

    [6] Wells JA, et al.  Faricimab in Diabetic Macular Edema: Two-Year Results From the Phase 3 YOSEMITE and RHINE Trials. Presentato in occasione di Angiogenesis, Exudation and Degeneration 2022; 12 febbraio 2022.

    [7] Heier, et al. Efficacy, durability, and safety of intravitreal faricimab up to every 16 weeks for neovascular age-related macular degeneration (TENAYA and LUCERNE): two randomised, double-masked, phase 3, non-inferiority trials. The Lancet. 2022; https://doi.org/10.1016/S0140-6736(22)00010-1.

    [8] Wykoff et al. Efficacy, durability, and safety of intravitreal faricimab with extended dosing up to every 16 weeks in patients with DME (YOSEMITE and RHINE): two randomised, double-masked, phase 3 trials. The Lancet. 2022; https://doi.org/10.1016/S0140-6736(22)00018-6.

    [9] Khanani A, et al. Faricimab in Neovascular Age-Related Macular Degeneration: Year 2 Efficacy, Safety, and Durability Results From the Phase 3 TENAYA and LUCERNE Trials. Presentato in occasione del congresso scientifico annuale dell’American Society of Retina Specialists del 2022; 14 luglio 2022.

    [10] FDA. Highlights of prescribing information, Vabysmo. 2022.

    [11] MHRA approves faricimab through international work-sharing initiative. [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://www.gov.uk/government/news/mhra-approves-faricimab-through-international-work-sharing-initiative.

    [12] Chugai Obtains Regulatory Approval for Vabysmo, the First Bispecific Antibody in Ophthalmology, for Neovascular Age-related Macular Degeneration and Diabetic Macular Edema. [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://www.chugai-pharm.co.jp/news/cont_file_dl.php?f=220328eVabysmo_DME_nAMD_approval.pdf&src=[%0],[%1]&rep=130,909

    [13] Dati in archivio di Roche.

    [14] Clinical Trials.gov. A Study to Evaluate the Long-Term Safety and Tolerability of Faricimab in Participants With Neovascular Age-Related Macular Degeneration (AVONELLE-X). [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04777201.

    [15] Clinical Trials.gov. A Study to Evaluate the Long-Term Safety and Tolerability of Faricimab in Participants With Diabetic Macular Edema (Rhone-X). [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04432831.

    [16] Clinical Trials.gov A study to evaluate the efficacy and safety of faricimab in participants with macular edema secondary to central retinal or hemiretinal vein occlusion (COMINO). [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04740931.

    [17] Clinical Trials.gov A study to evaluate the efficacy and safety of faricimab (RO6867461) in participants with macular edema secondary to branch retinal vein occlusion (BALATON). [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04740905.

    [18] Clinical Trials.gov. A study to investigate faricimab treatment response in treatment-naïve, underrepresented patients with diabetic macular edema (ELEVATUM). [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT05224102.

    [19] All About Vision. Macula Lutea. [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://www.allaboutvision.com/resources/macula.

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    [22] Wong WL, et al. Global prevalence of age-related macular degeneration and disease burden projection for 2020 and 2040: a systematic review and meta-analysis. Lancet Glob Health. 2014;2:106–16.

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    [24] National Eye Institute. Facts about diabetic eye disease [Internet; citazione di settembre 2022]. Consultabile all’indirizzo: https://nei.nih.gov/health/diabetic/retinopathy.

    [25] Liu E, et al. Diabetic macular oedema: clinical risk factors and emerging genetic influences. Clin Exp Optom. 2017;100:569-76.

    [26] FDA. Highlights of prescribing information, Susvimo. 2021.

    [27] FDA. Highlights of prescribing information, Lucentis. 2006.

  • ASTIGMATISMO

    L’ astigmatismo è un difetto dell’occhio molto comune e generalmente facilmente curabile che dipende dalla forma della cornea, che non è simile a quella di un pallone da calcio, ma è più simile a quella di un pallone da rugby.

    L’astigmatismo peggiora la vista sia da lontano che da vicino e non ha rapporti con l’età del paziente come la presbiopia.

     

    SINTOMI

    • visione sfuocata sia da ontano che da vicino
    • luci “sfuocate” soprattutto di notte
    • visione distorta nei casi molto gravi
    • cefalea, affaticamento, bruciore e dolore che interessa i bulbi oculari e l’arcata ciliare, lacrimazione.

     

    Fondamentale è la visita oculistica completa in cui possono essere eseguiti anche altri esami per completare la diagnosi come:

    TRATTAMENTI

  • IPERMETROPIA

    L’ipermetropia è un difetto di refrazione per il quale la vista degli oggetti vicini risulta maggiormente sfocata rispetto a quelli lontani; a volte è possibile vedere nitidamente gli oggetti molto distanti nelle ipermetropie lievi, ma nel caso delle ipermetropie elevate anche questi risultano sfocati.

    E’ un disturbo comune, che si manifesta soprattutto con l’avanzare dell’età. Nell’ipermetropia lieve, infatti, finché si è giovani, l’occhio riesce a compensare il proprio difetto con il meccanismo naturale dell’accomodazione, ma verso i 40 anni questa capacità inizia a diminuire e allora si rendono necessarie le lenti correttive. I pazienti hanno la sensazione di un peggioramento visivo che sembra progressivo, in effetti tale difetto è congenito e con l’età è solo la capacità di compensarlo che viene meno. Per questo con l’avanzare dell’età va corretta con gli occhiali.

     

    Le cause possibili della malattia sono tre: una curvatura corneale insufficiente, un cristallino mal formato o l’occhio troppo corto.

     

    SINTOMI

    Inizialmente, in adolescenza o in giovinezza, l’ipermetropia è abitualmente asintomatica, mentre nelle ipermetropie gravi dei bambini e negli adulti e anziani la sintomatologia è più evidente in questi per il venir meno dell’accomodazione.

    L’ipermetrope ha difficoltà a guardare oggetti vicini. Spesso questa difficoltà visiva è accompagnata da alcuni sintomi quali: 

    • bruciore;
    • una più o meno intensa lacrimazione dell’occhio;
    • dolori degli occhi e mal di testa, dopo la lettura, la scrittura, il lavoro al computer o lo svolgimento dei compiti con i bambini;
    • ipersensibilità alla luce

    Non bisogna sottovalutare l’ipermetropia nei bambini perché il continuo sforzo dell’occhio potrebbe provocare uno strabismo o lo sviluppo di occhio pigro, oltre che cefalee ricorrenti e difficoltà di apprendimento.

     

     

    TRATTAMENTI

  • LENSECTOMIA REFRATTIVA

    La chirurgia refrattiva comprende tutte le procedure (PRK, Femto-LASIK, lensectomia refrattiva) utilizzate per correggere i problemi di vista quali miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia con lo SCOPO di eliminare o ridurre sensibilmente il difetto refrattivo oculare in modo di far si che il paziente possa avere una visione senza l’ausilio di protesi ottiche. 

    È IMPORTANTE sottolineare che questi interventi non intervengono sulla storia naturale della concomitanti condizioni patologiche preesistenti che potranno evolvere indipendentemente dal laser effettuato; né elimina le complicanze che tendono ad associarsi alle ametropie.

     

     

     

    LENSECTOMIA REFRATTIVA o FACOREFRATTIVA

     

    Un’opzione concreta nella correzione di difetti visivi non trattabili con il laser e in alcuni casi di cataratta, è rappresentato dalla sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale (lensectomia refrattiva). La lente intraoculare (LENTE PREMIUM) non provoca allergia o “rigetto”, non richiede cure o manutenzione né impatta sull’aspetto estetico o sulla visione naturale e non perde mai la sua trasparenza.

     

    In caso di presbiopia si utilizzano lenti multifocali o Edof (extended depth of focus) non difrattive a profondità di fuoco esteso che permettono la corretta messa a fuoco anche da vicino.

    L’operazione dura circa un quarto d’ora circa e non è dolorosa. Si esegue in anestesia locale ed in modo ambulatoriale. Quando si devono operare i due occhi è opportuno un intervallo di alcuni giorni. 

    L’intervento non può garantire di ottenere la visione massima senza occhiali e non ha lo scopo di determinare un aumento della vista rispetto a quella ottenibile con gli occhiali o con le lenti a contatto.

    POSSIBILI COMPLICANZE : L’operazione di Facorefrattiva è più invasiva degli interventi di chirurgia refrattiva eseguiti con il Laser ad eccimeri. Tra i rischi, l’infezione e l’infiammazione sono le maggiori complicanze rispetto alle tecniche laser.

    Un fenomeno fisiologico e conseguenziale all’intervento di Facorefrattiva (avviene da qualche mese a qualche anno dopo) è l’opacità della capsula posteriore contenente il cristallino artificiale (detta cataratta secondaria).
    In questi casi si può intervenire ambulatorialmente attraverso un laser indolore e definitivo (CAPSULOTOMIA YAG LASER)

    GLI ESAMI PRE-OPERATORI

    Gli esami indispensabili che è necessario effettuare durante una visita oculistica specialistica per lensectomia refrattiva sono:

    • Misurazione del difetto visivo in miosi
    • Misurazione del difetto visivo in Midriasi (ciclopegia)
    • Test della dominanza oculare
    • Esame alla lampada a fessura: per escludere eventuali patologie oculari con misurazione della pressione dell’occhio e valutazione del fondo oculare
    • OCT della camera anteriore
    • OCT della retina
    • Biometria con IOL Master;
    • Conta delle cellule della cornea
    • Topo/tomografia corneale
    • Pachimetria corneale
    • pupillometria

    Esami aggiuntivi possono essere richiesti come approfondimento e completamento della visita

    PRIMA DELLA VISITA è fondamentale sospendere l’utilizzo delle lenti a contatto almeno 15-20 giorni prima della visita in modo da permettere una misurazione precisa della refrazione e di avere un quadro anatomico adeguato e inalterato.

     

    CANDIDATI IDEALI

    • età superiore a 45 anni
    • cataratta iniziale
    • presbiopia