La salute visiva nei bambini va monitorata con attenzione sin dai primi anni di vita.
Integrare la visita oculistica per i bambini con una valutazione ortottica garantisce un quadro completo, permettendo di intervenire tempestivamente con trattamenti mirati per supportare una crescita sana e un apprendimento efficace, garantendo un armonico sviluppo cognitivo, scolastico e sociale del bambino.
Quando fare la prima visita
Ecco le età raccomandate per eseguire le prime visite oculistiche:
Alla nascita: Un esame di base può rivelare eventuali anomalie congenite, come cataratta congenita o altre patologie che richiedono un intervento precoce.
Entro l’anno: Una visita per valutare la motilità oculare e la capacità di fissazione, fondamentali per il corretto sviluppo visivo. Soprattutto se si ha familiarità per patologie oculari rilevanti.
A 3-4 anni: è la visita più importante, spesso dimenticata anche dai pediatri. A questa età è possibile testare la visione binoculare, rilevare problemi come l’ambliopia (occhio pigro) o difetti refrattivi che possono ostacolare lo sviluppo.
A 6 anni (età prescolare): Prima dell’ingresso a scuola, per assicurarsi che il bambino abbia una visione adeguata per apprendere e interagire con l’ambiente scolastico.
Successivamente ogni due anni, o come consigliato dallo specialista.
Segnali di allarme
Alcuni segnali che potrebbero indicare problemi visivi e richiedere un controllo immediato includono:
- vedere meno improvvisamente
- vedere sfuocato o doppio
- Strabismo o deviazione di uno degli occhi.
- Occhi rossi, lacrimazione o secrezione anomala.
- Difficoltà nella coordinazione motoria o frequenti cadute.
- Avvicinamento eccessivo agli oggetti o agli schermi.
- Difficoltà nella lettura e scrittura o disinteresse per attività che richiedono attenzione visiva.
- Mal di testa ricorrenti, specialmente dopo attività visive prolungate.
- ammiccamento frequente;
- tendenza a reclinare la testa da un lato quando il bambino osserva qualcosa;
- tendenza a strofinarsi spesso gli occhi
- Difficoltà del bambino ad afferrare gli oggetti che gli si porgono
- Fastidio alla luce naturale o artificiale
- Lacrimazione associata a bruciore ed arrossamento degli occhi
L’importanza della valutazione ortottica
Oltre alla visita oculistica, è essenziale sottoporre i bambini a una valutazione ortottica. Meglio se eseguita insieme alla visita oculistica.
L’ortottista si occupa delle disfunzioni della motilità oculare, come strabismo, ambliopia e problemi di coordinazione binoculare. Questi disturbi possono compromettere la visione tridimensionale e la capacità di apprendimento, influendo sulle attività scolastiche e quotidiane.
Una valutazione ortottica adeguata permette di:
- Identificare tempestivamente i problemi di allineamento e coordinazione degli occhi, fondamentali per lo sviluppo della visione binoculare.
- Valutare l’efficienza visiva e la fusione delle immagini da entrambi gli occhi.
- Prevenire e trattare l’ambliopia: un intervento precoce può migliorare la visione dell’occhio meno sviluppato e garantire una visione equilibrata.
Ai genitori che notano uno o più sintomi o segni, consiglio sempre di chiamare il pediatra di famiglia, che valuterà l’eventuale necessità di una visita oculistica del bambino.