La Dislessia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) che colpisce la popolazione dell’età scolare nella percentuale che va dal 4% al 10% e che è caratterizzato da una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.
Per definizione la dislessia prevede che i pazienti 1) abbiano un Q.I. normale, 2) non presenti problemi ambientali o psicologici 3) non presenti deficit sensoriali o neurologici, 4) e la loro velocità di lettura stia al di sotto di due deviazioni standard rispetto a quella di soggetti normolettori di pari età.
La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura: disortografia (cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60% dei casi) e disgrafia (difficoltà nel movimento fino-motorio della scrittura, cioè una cattiva resa formale, nel 43% dei casi), nel calcolo (44% dei casi) e, talvolta, anche in altre attività mentali. Tuttavia questi bambini sono intelligenti e,di solito,vivaci e creativi.
Non c’è dubbio sul fatto che la condizione sia di pertinenza neuropsichiatrica ma è altrettanto indubitabile che l’approccio debba essere multidisciplinare.
Un numero sempre crescente di evidenze cliniche sostiene il potenziale ruolo della funzione visiva nella patogenesi della dislessia. Pur non essendo un fattore primario dello scarso rendimento nelle attività di apprendimento, i problemi visuo-percettivi possono comunque contribuire significativamente alla difficoltà di letto scrittura del bambino a scuola.
L’obiettivo primario di questo ambulatorio è fornire una accurata valutazione del sistema visivo che permetta al paziente di esprimere la massima prestazione visiva possibile, eliminando o riducendo le difficoltà visive del bambino.
Tali deficienze, se sommate alla disabilità percettiva, possono amplificare il difetto fonologico.
In particolare:
Considerando che i bambini hanno difficoltà a riconoscere ed individuare i loro problemi visivi, in quanto non hanno nessun elemento di paragone, è fondamentale che il genitore osservi attentamente gli occhi del proprio bambino. Il controllo deve essere immediato e tempestivo in tutti i bambini, a prescindere dall’età, in caso di: posizione anomala degli occhi (strabismo), riflesso strano dell’occhio (pupilla bianca, anomalo riflesso rosso in fotografia), intensa lacrimazione e/o secrezione, occhio rosso, capo inclinato da una parte, avvicina molto gli oggetti, se si stropiccia spesso gli occhi, se distingue i colori con incertezza, se ha un movimento involontario oscillatorio degli occhi, mal di testa, trauma.
Presso lo studio del Dott. Scotti è possibile effettuare visite pediatriche con la presenza dell’ortottista per garantire l’ottimizzazione della funzione visiva e binoculare.