PARALISI DEL VI NERVO CRANICO

Date
Set, 04, 2023

Il VI nervo cranico o abducente è responsabile del movimento di abduzione, innervando il muscolo retto laterale omolaterale e un suo deficit inficia, in maniera parziale o completa, la rotazione dell’occhio verso l’esterno.

I sintomi della paralisi del VI nervo cranico comprendono:

  • diplopia binoculare orizzontale quando si guarda verso il lato dell’occhio paretico. Con la paralisi completa, l’occhio non può abdurre oltre la linea mediana.
  • La paresi derivante da una lesione del seno cavernoso può causare intensa cefalea, chemosi (edema congiuntivale), anestesia nel territorio di distribuzione della 1a e 2a branca del V nervo cranico, e paralisi del III, del IV e del VI nervo cranico. Entrambi i lati possono essere colpiti, anche se in modo non uniforme.

La paralisi del sesto nervo cranico (abducente) tipicamente è dovuta a patologia dei piccoli vasi soprattutto nei diabetici, ma la causa è spesso non identificata.

Altre cause: 

  • Ischemia
  • Talvolta ipertensione
  • lesioni nel seno cavernoso (p. es., tumori nasofaringei), orbitarie (p. es., cellulite orbiaria), o della base cranica
  • Aumento della pressione endocranica
  • Ipertensione endocranica benigna (idiopatica)
  • Trauma cranico
  • Meningite
  • Carcinomatosi meningea
  • Encefalopatia di Wernicke
  • Aneurisma
  • Vasculite
  • Sclerosi multipla
  • Ictus pontino
  • Tumori che interessano le meningi
  • Raramente, cefalea da liquido cerebrospinalea a bassa pressione (p. es., dopo puntura lombare)
  • Le lesioni del seno cavernoso possono essere dovute a trombosi, infezioni, tumori rinofaringei o aneurismi.

Per IDENTIFICARE la causa, si deve eseguire il neuroimaging (preferibilmente RM), seguito dalla puntura lombare se i risultati dell’imaging sono normali e si sospetta un’ipertensione endocranica benigna; se si sospetta una vasculite, si deve iniziare con la velocità di eritrosedimentazione (VES), gli anticorpi antinucleo e il fattore reumatoide.

 

Se nei bambini è stato escluso un aumento della pressione endocranica, considerare un’infezione delle vie aeree superiori.

La terapia consiste nel trattamento della causa scatenante

In molti pazienti, la paralisi del VI nervo cranico regredisce in seguito al trattamento della patologia sottostante. Il trattamento dell’infezione, dell’infiammazione o del tumore quando presenti può portare a un miglioramento.

La paralisi idiopatica e la paralisi ischemica generalmente si riducono entro 2 mesi.

La paralisi del sesto nervo cranico si risolve comunemente quando la causa è non traumatica e può farlo dopo il trauma.

I PRISMI possono eliminare la diplopia in posizione primaria, dritto davanti, ma non in tutte le direzioni. Il potere del prisma può essere ridotto a mano a mano che la paralisi migliora.

L’iniezione diTOSSINA BOTULINICA nel muscolo retto mediale (antagonista omolaterale) può essere una possibilità entro il primo mese dall’insorgenza della paralisi.

L’occlusione di un occhio deve essere attentamente controllata nei bambini per il pericolo d’insorgenza di ambliopia. Dopo il periodo di osservazione, minimo 6 mesi, è possibile eseguire una chirurgia sui muscoli extraoculari per ottenere l’allineamento oculare ed ampliare il campo di visione binoculare.

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