Cataratta pseudoesfoliativa

SINDROME PSEUDO ESFOLIATIVA (PEX)

La sindrome Pseudo Esfoliativa o PEX è una malattia sistemica, correlata all’età, caratterizzata dalla produzione di materiale fibrillare, di origine sconosciuta, depositato nella matrice extracellulare di vari tessuti ed organi (occhio, cuore, polmoni, fegato, reni, meningi e cute). A livello dell’occhio questa sindrome è caratterizzata dalla deposizione di materiale pseudoefoliativo simil amiloide sulla capsula anteriore del cristallino, sul corpo ciliare, sulla zonula, sul margine pupillare dell’iride, sull’endotelio corneale, sul vitreo anteriore e sul trabecolato dell’angolo irido-corneale. Immagine da Quantitative measurement of pseudoexfoliation in the anterior segment of the eye performed in visible light (Koprowski R et al.) La PEX è un fattore di rischio per il glaucoma ed è correlata ad un aumentata incidenza di cataratta. La sindrome pseudo esfoliativa (PEX) è un reperto spesso occasionale all’esame clinico del paziente, a causa dello scarso corredo sintomatologico. Esaminando la capsula anteriore del cristallino in midriasi, si possono distinguere tre zone:
  • un disco centrale, di aspetto omogeneo, delimitato dalla presenza di materiale PEX di aspetto bianco-grigiastro, disposto in modo circolare
  • una zona intermedia, di aspetto rugoso, nella quale talvolta si apprezzano delle strie radiali; questa zona potrebbe essere il risultato dello sfregamento meccanico del margine pupillare sulla capsula anteriore
  • una zona periferica, di aspetto granulare in periferia e di colore bianco centralmente, altra sede di deposito di questo materiale.
L’aspetto più caratteristico è proprio quello del bordo anteriore della zona più periferica, che si presenta irregolare e “arricciato”, come se la capsula stessa tendesse a sbucciarsi. Il materiale PEX si può riscontrare anche sul bordo pupillare, dove assume un aspetto furfuraceo, e sulla superficie anteriore dell’iride. Quest’ultima, inoltre, va trans illuminata per individuare segni di atrofia, che si manifesta sottoforma di difetti intrastromali radiali sulla sua porzione sfinterica. A questo proposito, è noto che l’iride di individui affetti da questa sindrome è caratterizzato da una scarsa midriasi, anche dopo l’instillazione dei colliri.

PEX e INTERVENTO DI CATARATTA

I pazienti con PEX che si sottopongono ad intervento di cataratta, hanno un rischio maggiore di complicanze, intra e post operatorie; Le principali sono:
  • possibilità sublussazione o lussazione della IOL
  • Scompenso corneale postoperatorio
  • Flogosi postoperatoria: Si può quindi osservare con maggiore frequenza nell’immediato postoperatorio Tyndall, fibrina in camera anteriore e formazione di sinechie posteriori.
  • Sacrsa midriasi, secondaria ad infiltrazione dello stroma iride con matrice extracellulare eccessiva che causa una meccanica ostruzione durante la midriasi
Prima dell’intervento è importante determinare se esiste una debolezza/dialisi della zonula e del cristallino. Fattori di rischio associati all’instabilità della zonula  sono: l’età, la profondità della camera anteriore (< 2.5 mm centralmente), la densità della cataratta, la dimensione della pupilla, lo stato della pressione oculare/glaucoma, atrofia pupillare, e la presenza di pigmento nell’angolo iridocorneale. Interessante è notare che il grado di PEX non sembra essere correlato al grado di lassità zonulare. E’ importante affidarsi ad un chirurgo esperto per un’attenta pianificazione preparatoria e garantire un intervento efficace e sicuro. Inoltre è necessario un adeguato follow up Inoltre, è necessario un adeguato follow-up dei pazienti dopo l’intervento chirurgico per valutare la funzionalità delle cellule endoteliali, per monitorare il glaucoma e la fimosi capsulare e per esaminare la corretta posizione e la centratura IOL.
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