• Sindrome dell’occhio secco

    sindrome dell'occhio secco

    La sindrome dell’occhio secco è una patologia molto frequente che colpisce dal 5 al 15% della popolazione con sintomi che peggiorano con l’avanzare dell’età ed è causata da una lacrimazione insufficiente o da un’eccessiva evaporazione. Questa patologia può essere molto fastidiosa: l’occhio poco lubrificato infatti si irrita con più facilità, è ipersensibile agli agenti esterni e porta a un affaticamento della vista.

    La sindrome dell’occhio secco può anche influenzare i risultati della chirurgia LASIK e della cataratta.

    Sintomi

    Oltre a questi sintomi, la sindrome dell’occhio secco può causare:

    I FATTORI ASSOCIATI all’occhio secco:

    MALATTIE ASSOCIATE all’occhio secco:

    FARMACI ASSOCIATI all’occhio secco:

    Molti medicinali soggetti a prescrizione e senza ricetta aumentano il rischio di sintomi di secchezza oculare, tra cui:

    Sindrome dell'occhio secco

    LA DIAGNOSI

    L’unico modo per sapere con certezza se hai la sindrome dell’occhio secco cronico è che il tuo oculista esegua durante una visita oculistica uno o più test specifici per individuare tale patologia. In genere la scelta viene fatta in base alla gravità dei sintomi e alla causa sospettata. I principali esami che vengono svolti sono:

    sindrome dell'occhio secco

    La prevenzione e trattamento

    È opportuno curare i sintomi fin dall’inizio, rivolgendosi a un oculista.

    Le opzioni terapeutiche tradizionali consistono:

     Una delle terapie più innovative e risolutive consiste nella nuovissima IRPL (Intense Regulated Pulsed Light) detta anche tecnologia a LUCE PULSATA (IPL) che stimola le ghiandole di Meibomio a riprendere il loro normale funzionamento.

  • Cataratta pseudoesfoliativa

    cataratta-pseudoesfoliativa

    SINDROME PSEUDO ESFOLIATIVA (PEX)

    La sindrome Pseudo Esfoliativa o PEX è una malattia sistemica, correlata all’età, caratterizzata dalla produzione di materiale fibrillare, di origine sconosciuta, depositato nella matrice extracellulare di vari tessuti ed organi (occhio, cuore, polmoni, fegato, reni, meningi e cute).

    A livello dell’occhio questa sindrome è caratterizzata dalla deposizione di materiale pseudoefoliativo simil amiloide sulla capsula anteriore del cristallino, sul corpo ciliare, sulla zonula, sul margine pupillare dell’iride, sull’endotelio corneale, sul vitreo anteriore e sul trabecolato dell’angolo irido-corneale.

    cataratta-pseudoesfoliativa

    Immagine da Quantitative measurement of pseudoexfoliation in the anterior segment of the eye performed in visible light (Koprowski R et al.)

     

     

    La PEX è un fattore di rischio per il glaucoma ed è correlata ad un aumentata incidenza di cataratta.

    La sindrome pseudo esfoliativa (PEX) è un reperto spesso occasionale all’esame clinico del paziente, a causa dello scarso corredo sintomatologico. Esaminando la capsula anteriore del cristallino in midriasi, si possono distinguere tre zone:

    L’aspetto più caratteristico è proprio quello del bordo anteriore della zona più periferica, che si presenta irregolare e “arricciato”, come se la capsula stessa tendesse a sbucciarsi.

    Il materiale PEX si può riscontrare anche sul bordo pupillare, dove assume un aspetto furfuraceo, e sulla superficie anteriore dell’iride. Quest’ultima, inoltre, va trans illuminata per individuare segni di atrofia, che si manifesta sottoforma di difetti intrastromali radiali sulla sua porzione sfinterica.

    A questo proposito, è noto che l’iride di individui affetti da questa sindrome è caratterizzato da una scarsa midriasi, anche dopo l’instillazione dei colliri.

    PEX e INTERVENTO DI CATARATTA

    I pazienti con PEX che si sottopongono ad intervento di cataratta, hanno un rischio maggiore di complicanze, intra e post operatorie; Le principali sono:

    Prima dell’intervento è importante determinare se esiste una debolezza/dialisi della zonula e del cristallino.

    Fattori di rischio associati all’instabilità della zonula  sono: l’età, la profondità della camera anteriore (< 2.5 mm centralmente), la densità della cataratta, la dimensione della pupilla, lo stato della pressione oculare/glaucoma, atrofia pupillare, e la presenza di pigmento nell’angolo iridocorneale.

    Interessante è notare che il grado di PEX non sembra essere correlato al grado di lassità zonulare.

    E’ importante affidarsi ad un chirurgo esperto per un’attenta pianificazione preparatoria e garantire un intervento efficace e sicuro.

    Inoltre è necessario un adeguato follow up Inoltre, è necessario un adeguato follow-up dei pazienti dopo l’intervento chirurgico per valutare la funzionalità delle cellule endoteliali, per monitorare il glaucoma e la fimosi capsulare e per esaminare la corretta posizione e la centratura IOL.

  • Congiuntivite

    Congiuntivite

    La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva che, talvolta, interessa anche la cornea.  
È una malattia molto comune, perché la congiuntiva è particolarmente esposta agli agenti esterni.

    I tipi di congiuntivite si differenziano tra loro a seconda delle cause che le generano.
    Riconosciamo, quindi:

    1. Infettiva (virale, batterica o da funghi);

    2. Allergica;

    3. Irrittattiva (fumo, corpi estranei, esposizione eccessiva alla luce, vento,…).

    Congiuntivite

    Il paziente lamenta lacrimazione eccessiva, bruciore, fotofobia, sensazione di avere sabbia negli occhi, secrezione (abbondante e giallastra nella forma batterica; scarsa e biancastra nella virale) con gli occhi che tendono ad “appiccicarsi”, soprattutto al mattino. Prurito abbondante e gonfiore palpebrale nella forma allergica.

    Le forme batterica e virale sono estremamente infettive!

    LA terapia varia a seconda del tipo. Generalmente si ricorre a colliri o pomate (lacrime artificiali, antibiotici, antistaminici e cortisonici) e, più raramente, a medicinali assunti per bocca (per via sistemica).

  • Occhio rosso

    occhio rosso
    occhio rosso

    Occhio rosso è un disturbo di frequente riscontro ed è spesso il segno di una infiammazione oculare causato per lo più da da allergie, affaticamento, uso prolungato di lenti a contatto o infezioni agli occhi (congiuntivite).  A volte, però può essere causato da patologie oculari più gravi come l’uviete e il glaucoma.

    Cause dell'occhio rosso:

    Occhio rosso
    occhio rosso

    Cosa fare quando gli occhi sono spesso rossi?

    NO AUTODIAGNOSI MA affidarsi a bravi specialisti!

    Rossore oculare improvviso: che fare?

    Bisogna accertarsi che non si tratti di una ferita corneale o congiuntivale: la causa più comune possono essere piccoli corpi estranei. Se accompagnato da un dolore molto forte, l’occhio rosso può essere causato da un aumento veloce ed elevato della pressione intraoculare, come nel caso del glaucoma acuto: sarà quindi importante recarsi al più presto presso una struttura di pronto soccorso per iniziare rapidamente le cure. La comparsa di una macchia rossa intensa color sangue è, invece, spesso dovuta ad un’emorragia sottocongiuntivale. In questo caso è importante verificare la pressione arteriosa.

  • Uveite

    Uveite

    L’uveite è una infiammazione dell’uvea, membrana che avvolge la parte interna del bulbo oculare. Nell’Uvea si possono distinguere due parti: l’uvea anteriore (iride e corpo ciliare) a contatto con il cristallino e le strutture della camera anteriore e l’uvea posteriore (coroide) a diretto contatto con la retina.

    Uveite

    L’uveite è una malattia oculare rara, ma che può potenzialmente, se non curata portare a un calo visivo permanente.

    Ci sono vari tipi di fattori che causano uveite:

    le malattie infettive come la toxoplasmosi, che causano la forma più comune di uveite: la corioretinite infettiva. Questo processo provoca una distruzione progressiva della retina. Quando è coinvolta la regione maculare la perdita visiva è molto importante.

  • Glaucoma

    Glaucoma

    Il glaucoma NON è un TUMORE ma rappresenta una serie di patologie croniche e multifattoriali a carico del nervo ottico,che hanno in comune l’aumento della pressione intraoculare.

    Esistono numerose forme. Le più frequenti e importanti sono tre:

    1) cronico semplice (ad angolo aperto);

    2) acuto (ad angolo chiuso);

    3) congenito.

    Qualunque forma di glaucoma presenta comunque le seguenti alterazioni:

    L’unica terapia attualmente disponibile consiste nella riduzione della pressione intraoculare tramite l’utilizzo di colliri ipotonizzanti o trattamenti laser (SLT, trabeculoplastica laser selettiva). Nei casi in cui la terapia medica o laser si dimostrino non sufficienti, occorre sottoporsi ad intervento chirurgico.

    Essendo la famigliarità uno dei principali fattori per l’insorgenza del glaucoma, è utile consigliare ai famigliari consanguinei di sottoporsi a regolari controlli oculistici.

Dottor Fabrizio Scotti

Sono un medico oculista ospedaliero e svolgo la libera professione nel mio studio a Cernusco sul Naviglio, in Martesana. Visito privatamente anche in due studi oculistici a Milano e Bergamo. I pazienti si rivolgono a me per regolari controlli della vista o per risolvere problematiche oculari importanti.