• MACULOPATIE

    degenerazione maculare
    maculopatia

    Per MACULOPATIA si intende qualsiasi malattia dell’occhio che colpisce la macula, l’area che si trova al centro della retina e che serve alla visione distinta centrale deputata alla visione distinta (leggere, scrivere,infilare l’ago, riconoscere un volto…) e al riconoscimento dei colori, grazie alla massima densità di fotorecettori (principalmente coni) e all’organizzazione delle connessioni nervose.

    Le maculopatie si possono distinguere in ereditarie e acquisite.

    Le forme ereditarie sono le seguenti:

    • malattia di Stargardt o distrofia maculare giovanile;
    • malattia di Best o distrofia vitelliforme;
    • distrofia maculare pseudoinfiammatoria di Sorsby;
    • distrofia maculare North Carolina;
    • distrofia maculare tipo Butterfly;
    • edema maculare cistoide dominante.

    Le forme acquisite, invece, includono:

    • degenerazione maculare legata all’età (AMD) di cui si riconoscono due tipologie:
      • la forma atrofica (secca ovvero non essudativa)
      • la forma essudativa (umida, neovascolare).
    • maculopatia miopica (riguarda soggetti con miopia elevata);
    • infezioni (corioretinite da Toxoplasma);
    • fenomeni infiammatori (uveite, corioretinopatia sierosa centrale);
    • traumi (edema di Berlin);
    • problemi vascolari (occlusione vascolare retinica arteriosa o venosa, centrale o di branca);
    • alterazioni dell’interfaccia vitreo-retinica (pucker maculare, foro maculare);
    • complicanze post-operatorie (edema maculare cistoide dopo intervento di cataratta);
    • maculopatia da assunzione di farmaci (quali antimalarici, tamoxifene, tioridazina e clorpromazina);
    • maculopatia correlata a patologie sistemiche (diabete).

    SINTOMI

    • perdita della funzione visiva centrale:  comparsa di una MACCHIA centrale fissa
    •  distorsione delle immagini (metamorfopsia)
    • Alterazione della percezione dei colori, che appaiono sbiaditi, poco nitidi o imprecisi
    • Diminuzione della sensibilità al contrasto
    • errata percezione delle dimensioni degli oggetti osservati, che possono essere sia sottostimate (micropsia) che sovrastimate (macropsia)
    • difficoltà nella lettura

    DIAGNOSI

    La diagnosi precoce delle maculopatie è molto importante, poiché sono disponibili alcuni trattamenti che possono ritardare o ridurre la gravità del processo patologico.

    Quindi è indispensabile fare una visita oculistica con urgenza per valutare lo stato di salute e la funzionalità maculare. 

    Durante la visita verranno valutate, oltre la pressione oculare, sia la funzione visiva (acuità visiva) che  il fondo oculare

     

    Al fine di diagnosticare correttamente una maculopatia, il paziente può essere sottoposto anche ad esami strumentali, come:

    TERAPIE

    Il trattamento dipende dal tipo di maculopatia. 

    CONSIGLI UTILI DI PREVENZIONE

    • evitare il fumo di sigaretta
    • DIETA: utile assumere cibi ricchi di sostanze antiossidanti, di acidi grassi polinsaturie poveri di grassi animali
    • fare attività fisica in maniera regolare;
    • difendersi dai raggi ultravioletti, soprattutto nei periodi estivi
    • eseguire visite regolari dopo i 509 anni se si ha fam positiva per maculopatie
  • MIOPIA

    Col termine “MIOPIA” si indica un difetto visivo che consiste nella difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti lontani.

    Nella miopia, l’immagine osservata non viene messa a fuoco sulla retina, ma converge davanti ad essa con conseguente visione sfocata e distorta da lontano, mentre la capacità di vedere da vicino può essere buona.

    Oggi, questa patologia, in virtù dello stile di vita caratteristico dei Paesi industrializzati è in costante aumento: entro metà secolo in Italia, così come nel resto d’Europa, il 75-80% della popolazione sarà miope. Quando la miopia è di tipo medio-grave, ossia supera le 6 diottrie, comporta un rischio maggiore di sviluppare problematiche ulteriori: distacco della retina, glaucoma, maculopatie

     

    CAUSE e FATTORI DI RISCHIO

    La miopia si evidenzia tra gli otto ed i dodici anni d’età (età scolare), tende a peggiorare con lo sviluppo corporeo durante l’adolescenza e si stabilizza intorno ai 20-25 anni, salvo possano verificarsi variazioni minime più avanti nel corso della vita. In età adulta la miopia può enfatizzarsi per la presenza contemporanea di disturbi del cristallino, come la cataratta e la presbiopia.

    Nella maggior parte dei casi, il difetto è acquisito, cioè subentra con il passare degli anni, specialmente in età scolare. Rara è, invece, la miopia congenita, cioè presente sin dalla nascita.

    Per quanto riguarda i fattori scatenanti, sempre maggiore importanza sta assumendo la componente ambientale:  Il costante sforzo nella visione ravvicinata, oltre a spiegare l’attuale trend di diffusione della miopia, è alla base anche dell’aumento dei casi di strabismo. Sul fronte della prevenzione, è dunque fondamentale che bambini e adolescenti, sempre più assorti nei loro device e impegnati in attività che mettono sotto pressione i muscoli dell’occhio responsabili della visione convergente, trascorrano più tempo all’aperto, “allenando” anche i muscoli che permettono la visione a distanza. E, per raggiungere un piccolo compromesso che metta d’accordo genitori e figli iperconnessi, gli esperti sdoganano tv e console per videogame che, a differenza di smartphone e tablet, implicano una visione più fisiologica, a una distanza di almeno 1,5-2 metri. Anche per questi dispositivi, tuttavia, vale la regola del buon senso e non bisogna eccedere nella dose di esposizione quotidiana.

     
    LA MIOPIA DA QUARANTENA

    Prima della pandemia, negli anni 2015-2019 il tasso di miopia misurato tra i bambini di sei anni arrivava al 5,7%. Nel giugno 2020, dopo 5 mesi di confinamento domiciliare, il tasso di miopia in quella fascia di età è salito vertiginosamente al 21,5% e gli scienziati hanno battezzato questo nuovo fenomeno «miopia da quarantena». E proprio a causa delle quarantene per la pandemia, la miopia sta diventando un problema anche per paesi in cui non lo è mai stato, e questo vale anche per quelle zone in cui i ragazzini giocavano molto all’aperto e si sono ritrovati all’improvviso confinati.

     

     

    TRATTAMENTI

  • VALUTAZIONE ORTOTTICA

    Le competente dell'ortottista sono dirette alla PREVENZIONE, alla CURA, alla RIABILITAZIONE e a PROCEDURE di valutazione funzionale

     

    DR. PEREGO

    Nello studio oculistico del Dott. Scotti collabora l’ortottista Corrado Perego. Insieme svolgono sempre le visite ai bambini e su richiesta anche per gli adulti con specifici problemi alla vista.

    I principali campi di interesse del Dr. CORRADO PEREGO sono: diagnosi e trattamento dello strabismo, della diplopia e dell’ambliopia. Inoltre si occupa di riabilitazione visiva (ipovisione e dislessia visuo-percettiva).

    Il dott. Perego ha una solida esperienza e, oltre a collaborare nello Studio Oculistico con il Dott. Scotti, svolge la sua principale attività clinica presso l’Istituto Auxologico Italiano. Ha collaborato con l’Azienda Ospedaliera S.Gerardo di Monza e il Centro Oftalmico Vittorio Veneto (C.O.V.V.) di Milano (Direttore Prof. Vito De Molfetta).

  • Difficoltà di apprendimento, dislessia e visione

    I disturbi dell’apprendimento, tra cui la dislessia, sono condizioni che presentano una discrepanza tra i livelli di rendimento scolastico e le potenzialità dedotte dalle abilità intellettive effettive del soggetto.

    I disturbi specifici dell’apprendimento influenzano la capacità di

    • Capire o utilizzare la lingua parlata
    • Capire o utilizzare la lingua scritta
    • Comprendere ed usare i numeri e la ragione utilizzando concetti matematici
    • Coordinare i movimenti
    • Focalizzare l’attenzione su un compito

    Pertanto, i disturbi comprendono problemi nella lettura, nella matematica, nella fluenza fonemica, nell’espressione scritta o nella grafia, e nella comprensione e nell’uso verbale e non verbale del linguaggio. La maggior parte dei disturbi dell’apprendimento è complessa o mista, con deficit in più di un’area.

    La DIAGNOSI, quindi, è multidisciplinare, e il TRATTAMENTO consiste prima di tutto nella gestione educativa e a volte nella terapia medica, comportamentale e psicologica.

    Come può un OCULISTA o un ORTOTTISTA intervenire efficacemente in aiuto alla dislessia?

    La visita oculistica e ortottica NON ha lo scopo di curare la dislessia ma diventa un importante e fondamentale contributo che si inquadra nelle strategie di supporto al bambino nell’aiuto dislessia. In che modo?

    • Esaminando e definendo quali siano i problemi visivi funzionali che ostacolano una acquisizione efficiente dell’informazione visiva
    • Compensandole condizioni refrattive come ad esempio miopia, ipermetropia o astigmatismo che non permettono al bambino di ottenere un’immagine nitida della lavagna e/o del libro.
    • Migliorando l’efficienza visiva nell’ambito delle attività ravvicinate (33-40 cm)
    • Valutando il livello di sviluppo delle abilità percettive coinvolte nei processi di letto-scrittura

    Fonti

  • CATARATTA

     

    La cataratta è una patologia caratterizzata dall’opacizzazione del cristallino, la lente biconvessa posta nel bulbo oculare grazie alla quale ogni oggetto può essere focalizzato sulla retina.
    Quando il cristallino perde la sua trasparenza si genera una visione sfocata e poco nitida, associata ad una progressiva e graduale riduzione del visus.

     

    In caso di peggioramento clinico e di difficoltà nello svolgimento delle normali attività quotidiane l’unica soluzione definitiva al problema resta l’intervento chirurgico.

     

     

    TIPI DI CATARATTA

             cataratta nucleare

             cataratta corticale

             cataratta sottocapsulare

              cataratta pseudoesfoliativa (PEX)

             cataratta secondaria 

     

    CAUSE e FATTORI DI RISCHIO DELLA CATARATTA?

             ETA’ avanzata.

             TRAUMI DIRETTI che coinvolge l’occhio (esposizione eccessiva a luce e calore, ustione chimica, lesione, contusione,….)

             FATTORI GENETICI

             DIABETE

             MALATTIE OCULARI come il glaucoma

             ESPOSIZIONE PROLUNGATA AI RAGGI X E ULTRAVIOLETTI

             fumo e alcol

             una dieta poco corretta ed equilibrata 

    –     Farmaci: cortisone

     

    SINTOMI

             progressivo annebbiamento della vista

             abbagliamento di fronte alla luce frontale.

             luci iniziano a provocare fastidi visivi abbastanza evidenti, soprattutto di sera.

             Può iniziare a emergere una certa difficoltà nella distinzione dei colori, sino ad arrivare addirittura a un vero e proprio sdoppiamento delle immagini

             Leggere diventa sempre più complicato e le immagini tendono a dissolversi, sino ad avvertire l’esigenza di cambiare gradazione degli occhiali con una certa frequenza.

             In rari casi, il paziente può addirittura riscontrare un miglioramento della vista.

     

    LA cataratta è una patologia progressiva, che inizia con sintomi trascurabili e conduce nel tempo a difficoltà nella vita di ogni giorno. Spesso viene confusa con miopia o astigmatismo, con il rischio di vedere sempre peggio da lontano o da vicino.

     

     

    DIAGNOSI

    E ‘necessario fare una visita oculistica completa in modo da verificare la salute generale dell’occhio e la funzione visiva (refrazione e acuità visiva): Gli esami che vengono eseguiti in previsione di un eventuale intervento chirurgico, sono:.

    ·         biomicroscopia dell’endotelio cornale è un esame utile per valutare le condizioni della cornea. Serve, a sua volta, per individuare le criticità che possono incrementare i rischi collegati a ogni intervento chirurgico

    ·         ecobiometria serve a valutare quali debbano essere le caratteristiche essenziali delle lenti che andranno a sostituire il cristallino opacizzato

    ·        topografia e  la tomografia corneale sono esami necessari per definire con la massima precisione la morfologia e la curvatura corneale nonché il suo spessore.

    ·         la visita ortottica valuta la mobilità oculare.

    Esami complementari ma non sempre necessari possono essere:

    ·         ecografia bulbare è un ulteriore esame che valuta la morfologia della retina e delle cavità interne dell’occhio. Un test simile è utile per avere a disposizione un quadro completo sulla evoluzione della cataratta

    ·         fluorangiografia e la tomografia sono esami estremamente evoluti per verificare lo stato di salute della retina

    ·         campimetria computerizzata è uno strumento molto valido e tecnologicamente avanzato per valutare la sensibilità della retina ed individuare anomalie del campo visivo

     

    TRATTAMENTO

    Attualmente, l’unico trattamento diretto ed efficace contro una cataratta già sviluppata coincide con l’intervento chirurgico. Tale operazione prevede l’asportazione del cristallino in toto che viene sostituito con una lente artificiale (IOL). Ha una durata di circa dieci minuti ed è indolore.

      

    QUANDO OPERARE

     

    Attualmente, l’operazione alla cataratta si rende necessaria nel momento in cui la qualità della propria vista non sia più soddisfacente, mettendo in crisi la vita quotidiana stessa del paziente. Per fortuna, grazie alle moderne tecnologie, è possibile operare con la massima tempestività. Non è più necessario attendere che la cataratta sia matura per decidere di rimuoverla. Non appena ci si accorge di non avere più una vista ottimale, è un’ottima idea quella di sottoporsi all’intervento chirurgico. In questo modo, è possibile tornare a svolgere le normali mansioni di tutti i giorni senza alcun rischio per la propria salute e incolumità.

     

    Per la CATARATTA SECONDARIA, l’intervento necessario  è la CAPSULOTOMIA YAG LASER.

  • CHERATOCONO

    Il cheratocono è una malattia progressiva della cornea che può provocare una riduzione anche molto grave della capacità visiva.  Consiste in un assottigliamento e deformazione della cornea stessa, che tende a sfiancarsi protrudendo in avanti, a volte in modo così evidente da assumere una forma conica.

    Breve Ripasso: la Cornea e le sue Funzioni

    La cornea è la membrana che ricopre la parte anteriore dell’occhio. Essa rappresenta la prima “lente” incontrata dalla luce nel percorso verso il cervello, attraverso la quale è possibile intravedere l’iride e la pupilla.  La cornea rappresenta un elemento essenziale del sistema diottrico oculare, sia perché permette il passaggio della luce dall’esterno verso le strutture interne dell’occhio, sia perché contribuisce alla messa a fuoco delle immagini sulla retina. Oltre a ciò, la cornea fornisce anche protezione e sostegno alle strutture oculari.

     

    Generalmente non vi sono disturbi come dolore o infiammazione, i problemi avvertiti dai pazienti consistono in un peggioramento della capacità visiva.

     

    In molti casi l’occhio affetto da cheratocono diventa miope, ma è l’astigmatismo irregolare a disturbare maggiormente la visione, inducendo la percezione di un’immagine sfuocata e deformata (soprattutto le fonti luminose tendono ad essere allungate come se avessero una coda luminosa).

    Può esordire fin dalla pubertà e, se non immediatamente diagnosticato, è difficilmente curabile e nei casi più gravi può richiedere un trapianto di cornea. La velocità e l’entità della progressione della deformazione corneale da cheratocono sono estremamente variabili; come regola generale la velocità di evoluzione è maggiore nei giovanissimi e diminuisce sensibilmente con l’età.

    Diagnosticare precocemente il cheratocono ci permette di indirizzare i pazienti verso il Cross linking, una tecnica para-chirurgica che ha dimostrato efficacia nel rallentare e in molti casi fermare l’evoluzione del cheratocono. Generalmente il Cross linking viene applicato soprattutto nei pazienti giovani e negli stadi inziali della malattia, cioè quando ancora lo spessore e le curvature della cornea sono discretamente o completamente conservate. Poter intervenire precocemente con il Cross Linking, permette al paziente di:

    • stabilizzare la malattia
    • ottenere un beneficio sulla qualità visiva
    • ottenere una miglior tolleranza delle lenti a contatto
    • allontanarsi dall’eventuale peggioramento della patologia che porterebbe portare al trapianto di cornea.

    Trattandosi di una malattia ereditaria non è possibile una prevenzione. Ma è indispensabile la diagnosi precoce. Sottoporsi ad esami oculistici come la TOPOGRAFIA corneale è estremamente importante e può evitare l’intervento chirurgico di trapianto di cornea.

    Quindi rimangono consigliate le visite oculistiche durante lo sviluppo a 3, 6 e 12 anni, quando esista familiarità per la malattia (un parente affetto) e quando sussistano sintomi quale visione sfuocata scarsamente correggibile con gli occhiali.

Dottor Fabrizio Scotti

Sono un medico oculista ospedaliero e svolgo la libera professione nel mio studio a Cernusco sul Naviglio, in Martesana. Visito privatamente anche in due studi oculistici a Milano e Bergamo. I pazienti si rivolgono a me per regolari controlli della vista o per risolvere problematiche oculari importanti.